domenica 20 luglio 2014

Le Letture di Cerrie #18 Ti aspettavo di J. Lynn


Ciao a tutti e buona domenica!
Come state passando queste vacanze? Io da giovedì sono in relax totale.. non sto facendo assolutamente niente e non ho nessun senso di colpa! È davvero una bellissima sensazione.
Vi lascio a questa nuova recensione..
TRAMA
L’università è la sua via di fuga. Per troppi anni, dopo quella maledetta festa di Halloween, l’esistenza di Avery Morgansten è stata un incubo, e adesso lei può finalmente ricominciare da capo. Tutto ciò che deve fare è arrivare puntuale alle lezioni, mantenere un profilo basso e – magari – riuscire a stringere qualche nuova amicizia. Quello che deve assolutamente evitare, invece, è attirare l’attenzione dell’unico ragazzo che potrebbe mandare in frantumi il suo futuro… 

Cameron Hamilton è il sogno proibito delle studentesse del campus: fisico atletico e ammalianti occhi azzurri, è il classico ribelle dal quale una brava ragazza come Avery dovrebbe tenersi alla larga. Eppure Cam pare proprio spuntare ovunque, col suo atteggiamento disincantato, le simpatiche punzecchiature e quel sorriso irresistibile. E Avery non può ignorare il fatto che, ogni volta che sono insieme, il resto del mondo scompare e lei sente risvegliarsi quella parte di sé che pensava di aver perduto per sempre.
Però, quando inizia a ricevere delle e-mail minacciose e delle strane telefonate notturne, Avery si rende conto che il passato non vuole lasciarla andare. Prima o poi la verità verrà galla e, per superare anche quella prova, lei avrà bisogno d’aiuto. Ma la relazione con Cam sarà la colonna che la sorreggerà o lo «sbaglio» che la trascinerà a fondo?
RECENSIONE
La lettura di questo libro non mi ha appassionata quanto credevo. Il genere New Adult non è tra i miei preferiti, anzi solitamente cerco di tenermi lontana da libri che raccontano di storie d’amore, ma di questo avevo sentito parlare molto bene, quindi avevo deciso di dargli una possibilità.
La storia si apre con Avery, una ragazza fuggita dal Texas per nascondersi dal suo passato, che letteralmente si scontra con Cam, il ragazzo più bello e affascinante dell’intero college.
Una sorta di cliché. La ragazza che non vuole dare nell’occhio, che cerca in tutti i modi di arrivare in anticipo a lezione così da non dover entrare in classe quando già tutti gli altri studenti sono seduti al loro posto, e il bel ragazzo.
Ancora più ordinaria è stata la scelta di farli abitare nello stesso palazzo, uno di fronte all’altro. Mi sembrava molto qualcosa di già letto.
La storia in sé mi ricorda molto Uno splendido disastro. Ho trovato tantissime somiglianze tra i due libri: la protagonista che cambia città per potersi lasciare alle spalle il passato disastroso, che si innamora del bel ragazzo; i due che si prendono e si lasciano svariate volte perché la ragazza non riesce ad aprirsi completamente con lui e raccontare la sua storia, alla fine si fida e riesce a confidargli tutto.
Tra i due però, devo dire che ho preferito questo.
Capisco pienamente Avery e la sua paura di raccontare cosa le è accaduto. Ho provato molta più empatia verso di lei rispetto ad Abby. Comprendo la sua paura nel fidarsi di un uomo dopo che un altro ha abusato di lei.
Comprendo anche la sua paura del contatto fisico.
Invece Abby proprio non riuscivo a capirla. Ok, aveva un padre alcolista che contraeva debiti con la mafia, ma questo non doveva essere il movente per allontanare Travis. Sinceramente fatico ancora a comprendere questo comportamento. Forse la storia del suo passato è stata un po’ forzata, rispetto a quella di Avery che mi sembra più vicina alla realtà e a ciò che una ragazza vittima di violenza prova veramente.
Non ho molto altro da dire su questo libro. Riconfermo la mia non affinità con questo genere di libri. Preferisco i distopici, con un po’ di sana azione, qualche dramma, qualche morte (suona macabro… scusatemi!).
Quindi non so se leggerò il seguito. Magari tra un po’ di tempo. Ora sicuramente no. Ho qui una pila infinita di libri da leggere di generi più sulla mia lunghezza d’onda!
Quindi a questo libro assegno quattro conchigliette.


Ho ancora in lettura Wool. Per colpa dell’esame che ho sostenuto mercoledì sono rimasta un po’ indietro, ma conto di riuscire a finirlo entro il fine settimana.
Poi finalmente potrò dedicarmi ai libri acquistati!
Per ora è tutto!
Buona domenica ragazzi!
Con affetto,
C. 

6 commenti:

  1. Ciao Cerrie :3
    A me lo splendido disastro non era piaciuto più di tanto, e come dici tu, qui la storia ricorda molto il romanzo della McGuire...non so se lo leggerò, ne ho sentito parlare bene però...più in là probabilmente gli darò una chance ^^

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    1. ribadisco quanto detto anche per Uno splendido disastro.. ci sta come lettura, ma non è una di quelle indimenticabili! :)

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  2. Guarda, sono d'accordo con te: io e il new adult non siamo molto in sintonia.. Cioè, è un genere strano: ho letto dei new adult che ho adorato e altri che ho detestato. Comunque è un genere che va preso a piccole dosi, tanti new adult tutti insieme mi darebbere la nausea.
    Uno splendido disastro a me è piaciuto abbastanza, ma santo cielo Abby era davvero insopportabile! Se non fosse stato per lei, forse avrei apprezzato l'intero romanzo molto di più. Una totale cretina, a mio parere.
    Leggerò Ti aspettavo anche perché ormai ce l'ho, ma mi aspetto lo stesso livello di gradimento. :)

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    1. mamma mia Abby non la sopportavo nemmeno io! comunque è proprio un genere che non mi trasmette nulla, a differenza di altri..

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  3. Ciao Martina! Allora, nemmeno io vado d'accordo con questo genere, però questo mi è piaciuto davvero tanto mentre Uno splendido disastro non mi è piaciuto per niente. La Armentrout affronta il problema dell'abuso davvero bene, mentre la storia di Abby mi è sembrata banale e assurda. Poi questo fa ridere tanto!
    Io ti consiglio di leggere Ti fidi di me?, però magari tra qualche settimana\mese. Dal punto di vista di Cam si conoscono meglio gli amici ed ho sinceramente provato molta più simpatia per Avery :)

    Ps. fammi sapere cosa ne pensi di Wool! Io l'ho finito!

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    1. per il suo modo di affrontare la violenza sessuale, sono d'accordo con te.. l'ha descritta in modo molto realistica, ma senza risultare banale.. tanto che si empatizza tantissimo con Avery..
      leggerò Ti fidi di me? non appena avrò smaltito quelli che ho comprato, altrimenti la signora madre si lamenta che accumulo libri senza leggerli! peccato però che anche lei attinga dalla mia libreria!

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