Ciao a tutti e Buona Pasqua!
Come stanno procedendo queste vacanze? Io mi sto dedicando completamente
all’ozio più sfrenato, nonostante alcune scadenze che gravano sul mio collo.
Oggi vi presento questo libro, il seguito de La Biblioteca dei Morti, che
ho letto tempo fa. Rispetto al primo mi ha entusiasmato di più, ma senza
coinvolgermi fino in fondo. Un vero peccato perché adoro i libri a sfondo
storico.
Vi lascio alla recensione!
TRAMA
È un libro, un semplice libro antico.
Ma custodisce un segreto. Un segreto che è stato scritto col sangue nel 1297,
da innumerevoli scrivani coi capelli rossi e con gli occhi verdi, forse toccati
dalla grazia divina, forse messaggeri del diavolo. Che è riapparso nel 1334, in
una lettera vergata da un abate ormai troppo anziano per sopportare il peso di
quel mistero. Che, nel corso del XVI secolo, ha illuminato la strada di un
teologo, i sogni di un visionario e le parole di un genio. È un libro, un
semplice libro antico. Ma sta per scatenare l'inferno. Perché quel libro è
stato sottratto alla Biblioteca dei Morti, la sconfinata raccolta di volumi in
cui è riportata la data di nascita e di morte di tutti gli uomini vissuti
dall'VIII secolo in poi.
E dopo essere rimasto sepolto sotto la
polvere della Storia per oltre settecento anni, adesso è riemerso ed è
diventato un’ossessione per Will Piper, deciso a cancellare il dolore che la
Biblioteca ha portato nella sua vita; per Henry Spence, che ha dedicato la sua
esistenza alla soluzione del’enigma e che ormai ha i giorni contati; per
Malcolm Frazier, il capo della sicurezza della Biblioteca, determinato a
uccidere pur di impedire al mondo di conoscere la verità. Un’ossessione che
inevitabilmente porta altro dolore, altri enigmi, altro sangue.
RECENSIONE
In questo libro ritroviamo un Will Piper felicemente sposato con la
sua assistente Nancy e con un piccolo bambino tra le braccia di nome Philip.
Il nostro protagonista viene avvicinato da due perfetti sconosciuti,
Henry Spence e Kenyon: i due sono a conoscenza dell’esistenza della Biblioteca
all’interno dell’Area 51, avendo lavorato all’interno della stessa; per
sopperire alla mancanza del lavoro, a causa del pensionamento, hanno deciso di
fondare un club, 2027, all’interno del quale i partecipanti fanno congetture
riguardo la fine del mondo preannunciata dagli scrivani della Biblioteca.
I due individui inoltre hanno individuato l’ultimo libro mancante, l’ultimo
pezzo per completare la Biblioteca, quindi chiedono a Will di recarsi a Londra
per cercare di vincere l’asta e accaparrarsi il volume che reca l’anno 1527.
Will decide di intraprendere questo viaggio, nonostante il giudizio
contrario di Nancy, e da qui prenderà avvio una serie di vicende che porteranno
Will a far visita ai Cantwell, precedenti possessori del libro; all’interno di
quella casa sono stati nascosti degli indizi che, se ritrovati, riveleranno il
fine ultimo dell’esistenza della Biblioteca.
Durante questa avventura, Will dovrà fare i conti ancora una volta con
Frazier, il capo dei sorveglianti dell’Area 51, che cercherà di impadronirsi
delle scoperte fatte da Will.
In questo libro ho ritrovato elementi che mi hanno fatto dire “oh wow,
andiamo avanti che voglio vedere come va a finire” ed altri che mi hanno fatto
contare le pagine che mancavano alla fine.
Ho apprezzato molto il fatto che l’autore abbia inserito un sonetto di
Shakespeare (o almeno attribuito a Shakespeare) in cui erano celati alcuni
indizi per scoprire i nascondigli segreti all’interno della dimora dei
Cantwell.
Il rompicapo del destino
Quando il Signore dell’uomo
il destino
Incerto mostrar volle,
dell’inferno
E del ciel le porte
aprendo, l’eterno
Segno i saggi tentaron
d’occultare,
che gran danno può
fare tal segreto:
sì che nasconder in
oscuro loco
è meglio i quattro
pezzi dell’intero,
il folle a trattenere
dal cercare.
Il primo la tremula
fiamma reca
Di Prometeo, del vento
fiammingo
L’altro gode, il terzo
sul nome svetta
Del profeta e il
quarto è vicino al figlio
Peccator. Se il tempo
che l’umil sappia
Verrà, si affretti su
di lui la Grazia.
W. SH. 1581
Questi sono gli elementi che apprezzo di più nei romanzi a sfondo “storico”:
le cacce al tesoro!
A differenza del precedente, in questo volume i salti nel tempo sono
stati necessari per raccontare i passaggi di mano in mano del libro, da Edgar
Cantwell a Calvino a Nostradamus.
Una cosa che invece ho odiato è il fatto che Will abbia tradito la
moglie, dopo neanche un giorno di lontananza! L’avrei preso a pugni in piena
faccia se me lo fossi trovato di fronte! E la moglie ovviamente è ignara di ciò
che è successo tra suo marito e la nipote di Lord Cantwell.
Nel complesso, devo dire che questo libro mi è piaciuto più del primo,
anche se in alcuni punti la narrazione è stata lenta a tal punto da farmi
venire voglia di abbandonare la lettura.
Quindi non posso dargli un voto pieno, nonostante i lati positivi.
Mio padre invece l’ha adorato!
Ora, vi lascio ai vostri preparativi pasquali! Io ho una pozione da
controllare su Pottermore e non mi schioderò dal pc finchè non l’ho terminata!
Ancora tanti auguri a voi e alle vostre famiglie, mangiate tanto
cioccolato e renderete Remus fiero di voi! Annientiamo i dissennatori!
Con affetto,
C.
Recensioni contrastanti su questo libro! È tra le mie future letture, prima o poi lo inizierò :)
RispondiEliminase ti piace il genere, buttati! :)
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