lunedì 7 aprile 2014

LE LETTURE DI CERRIE #8 Divergent di Veronica Roth

                  
Ciao a tutti..
Ho avuto un sacco di difficoltà nello scrivere questa recensione: erano tante le cose che avevo da dire e non riuscivo a trovare le parole più adatte.. spero che quello che ne è uscito sia comprensibile..
TRAMA
Dopo la firma della grande pace, Chicago è suddivisa in cinque fazioni consacrate ognuna a un valore: la sapienza per gli Eruditi, il coraggio per gli Intrepidi, l’amicizia per i Pacifici, l’altruismo per gli Abneganti e l’onestà per i Candidi.
Beatrice deve scegliere a quale unirsi, con il rischio di rinunciare alla propria famiglia. Prendere una decisione non è facile e il test che dovrebbe indirizzarla verso l’unica strada a lei adatta, escludendo tutte le altre, si rivela inconcludente: in lei non c’è un solo tratto dominante, ma addirittura tre! Beatrice è una Divergente, e il suo segreto – se reso pubblico – le costerebbe la vita.
Non sopportando più le rigide regole degli Abneganti, la ragazza sceglie gli Intrepidi: l’addestramento però si rivela duro e violento, e i posti disponibili per entrare davvero a far parte della nuova fazione bastano solo per metà dei candidati. Come se non bastasse, Quattro, il suo tenebroso e protettivo istruttore, inizia ad avere sospetti sulla sua Divergenza..
RECENSIONE
Devo ammetterlo: all’inizio questo libro non mi ispirava per niente, non accendeva nessun tipo di emozione, infatti pensavo fosse un po’ una brutta copia di Hunger Games.
Ho deciso di leggerlo quando, dopo l’ennesima recensione positiva che ho visto girovagando nella blogosfera, mi sono detta “se è piaciuto a così tante persone, un motivo ci sarà. Ordiniamolo in biblioteca”.
Nel giro di una settimana era tra le mie mani e già si stava scatenando qualcosa, peccato che prima di poterlo aprire avrei dovuto finire Il Richiamo del Cuculo: mi sono promessa di non iniziare mai due libri insieme (farei solo una grande confusione) nonostante l’eccitazione del momento. 
Così, il giorno stesso in cui ho finito di leggere il libro della Rowling, mi sono subito buttata a capofitto su Divergent: sono una persona molto orgogliosa e raramente ammetto di aver sbagliato, ma qui purtroppo devo abbassare la testa in segno di scuse (tutte per te Veronica Roth): questo libro è una cosa incredibile! L’ho adorato già dalle prime pagine; è uno di quei volumi dal quale non ti vorresti mai allontanare, lo porteresti sempre con te, lo leggeresti tutto d’un fiato per poi pentirtene amaramente.
È proprio questo che mi è successo: arrivavo a casa da scuola e la prima cosa a cui pensavo era il mio libro (della biblioteca), ma grazie ad un pizzico di forza di volontà mi forzavo a non toccarlo, non prima delle nove e mezza, altrimenti non avrei più studiato niente per l’esame.
Stamattina (anzi direi ieri mattina, visto che questo post verrà pubblicato con un giorno di ritardo) l’ho terminato e, giuro, ho provato la stessa sensazione che mi attanagliava ogni volta che terminavo uno dei libri della Saga: senso di vuoto, mancanza di qualcosa di vitale, rabbia nei confronti della Roth per aver inserito nell’opera momenti tanto drammatici, amore nei confronti della Roth per aver creato un altro plausibile fidanzato (si Quattro, sei proprio tu..).
Le vicende narrate in questo romanzo mi hanno catturata a tal punto da catapultarmi tra le vie di quella Chicago, molto diversa da quella che conosciamo noi oggi.
Mi sono recata a scuola insieme a Beatrice e Caleb, ho sopportato l’ansia il giorno del test attitudinale, per il quale Beatrice è risultata una Divergente, ho provato ad immaginarmi a compiere atti completamente altruistici, proprio come una vera Abnegante, ma tutto quello che ne ho ricavato è stato un “sono già tanto altruista quando lavoro gratis in ospedale, almeno a casa faccio l’egoista quanto voglio”. 
 Ho provato a pensare a cosa avrei scelto io, se fossi stata obbligata a dover decidere così il mio futuro: la scelta più ovvia per me, quella che mi avrebbe assicurato un futuro senza pericoli e senza problemi, sarebbe stata andare con i Pacifici; ma penso che, proprio come Beatrice, avrei optato per gli Intrepidi.. insomma.. potrei farmi tutti i tatuaggi che voglio e non essere guardata come un essere poco di buono!
Sarebbe il posto perfetto per me!
La parte più bella secondo me, quella che più ho adorato, è quella riguardante l’addestramento: gli iniziati trasfazione iniziano ad imparare le tecniche basi per il combattimento corpo a corpo. Tris purtroppo è la più minuta del gruppo, quindi durante le prime lotte a cui partecipa viene sconfitta quasi subito dal suo avversario.
Ma con i successivi consigli di Quattro (*.*) e la forza che pian piano inizia a crescere in lei, riesce a battere Molly, una ragazza molto molto corpulenta.
Ho adorato Christina, la sua ex fazione era quella dei Candidi, coloro che dicono sempre la verità. Questa ragazza diventa una grande amica di Tris, insieme a Will (Erudito) e Al (anche se questo ultimo personaggio, a causa di alcune scelte non esattamente giuste, si ritroverà a dover “lasciare” questa fazione). Tra questi ragazzi si instaura un legame di amicizia che pochi hanno la fortuna di condividere con altre persone: ognuno di loro farebbe qualunque cosa pur di difendere la vita degli altri.
Una parolina la dedico anche a mamma e papà Prior. Da una parte troviamo un trasfazione, che sostiene e accetta la scelta che ha fatto Beatrice, dall’altra troviamo un Abnegante, il quale non riesce a capacitarsi che la propria figlia stia per abbandonare il suo nido per volare via insieme ad una nuova famiglia, che la trasformerà in qualcosa di diverso, qualcosa che avrà poco niente degli ideali decantati dagli Abneganti. Anche se in Tris ci sarà sempre una piccola Beatrice vestita di grigio che reclamerà le sue attenzioni.
cioè, ma guardatelo!! A I U T O!
Ora, posso finalmente parlarvi di Quattro?? Chi di voi ha letto il libro/visto il film (si ho visto anche il film e l’ho apprezzato davvero moltissimo, non quanto il libro però!) capisce di cosa sto parlando: bicipiti ben definiti, addominali da paura, un sorriso che uccide e un tatuaggio da super macho che ricopre la schiena.
Ok lo ammetto: mi sono innamorata un’altra santissima volta. Devo smetterla di prendermi le sbandate per i personaggi dei libri, perché non sono veri e nessuno riuscirà mai ad eguagliare e nemmeno avvicinarsi alla loro perfezione! Morirò da sola, sommersa dai miei libri.
Scherzi a parte, il protagonista maschile è davvero ben riuscito: forte, bello, istruttore degli iniziati. Si innamora della piccola ragazza, non particolarmente bella, che dimostra di essere una micidiale arma a causa della sua mente che non può essere controllata.
Il rapporto che si instaura tra di loro è un po’ un clichè, ma l’ho adorato lo stesso.
Cosa non ho adorato di questo libro? Niente credo, se non il fatto di non averlo letto prima.
Ho adorato tutto. Forse l’unica nota un po’ stonata è Caleb, il fratello di Beatrice: a parte il fatto che decide di essere anche lui un trasfazione e che indaga su quello che accade all’interno del quartier generale degli eruditi, non mi ha colpita molto; diciamo che se fosse stato o meno presente, sicuramente non sarebbe stata la prima cosa a cui avrei fatto caso.
A parte questo minuscolo puntino nero, il libro è ben riuscito: al suo interno troviamo, in un equilibrio quasi perfetto, azione, drammaticità, romance e colpi di scena. Si viene così a creare un distopico davvero realistico, tanto da riuscire quasi a vederlo davanti ai propri occhi.
Complimenti alla signorina Roth per aver creato questo capolavoro. Ora sono in febbricitante attesa del seguito, che il mio amico Paolo mi presterà non appena avrà finito di leggerlo. Si amico, se te li abbiamo regalati per il compleanno ci sarà un motivo!
Spero di non avervi storditi con il mio fiume di parole, ma dovevo pur condividere il mio disagio con qualcuno.
Grazie per avermi ascoltata!
Con affetto,

C.   

5 commenti:

  1. Ah ah XD le recensioni positive fanno miracoli :P io ne sarò presto vittima...devo averlo tra le maniii :)

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    1. Ahah devi leggerlo al piu presto! Il mio amico ha appena finito il secondo.. ma aspetto a farmelo prestare altrimenti nn studio piu x l'esame!

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  2. Eh anche io sono un po' reticente, mi sto lasciando condizionare (come te, all'inizio) che sia troppo un'imitazione si Hunger Games T_T ma è in wishlist quindi lo leggerò al più presto :3

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    1. Ho espresso una schifezza il pensiero ma spero si sia capito xD

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    2. ahah si capiva perfettamente! ti assicuro che non è un'imitazione di Hunger Games.. il genere è distopico ma lungi dall'essere come la saga della Collins.. quindi vai tranquilla e goditi anche tu la visuale di un Quattro shirtless!!

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